Energia

EnergiaLa parola energia deriva dal greco, e precisamente dal composto di en, particella intensiva, con érgon, che vuol dire azione, fatto, opera. Nel linguaggio comune il termine designa l’idea della potenza, dell’azione vitale esercitata da parte di un corpo o di un organismo su un altro corpo od organismo. Da una simile idea legata al vigore e alla forza derivano i significati specialistici propri del linguaggio della fisica – dove si parla di energia gravitazionale, elettromagnetica e nucleare, a seconda della fonte da cui l’impulso energetico trae origine – della geofisica e dell’astrofisica, e le loro varie applicazioni nell’ambito del settore industriale.

In ambito industriale l’energia è un concetto fondamentale, in quanto motore da cui trae azione l’intero processo produttivo. Convenzionalmente si è soliti distinguere le fonti energetiche applicate all’industria in due grandi categorie: le primarie, a loro volta suddivise in fonti rinnovabili e fonti non rinnovabili, e le secondarie. Le prime, le fonti primarie rinnovabili, vale a dire, traggono origine dai principali elementi della natura: il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idraulica), le onde (energia del moto ondoso), il mare (energia delle maree), i materiali organici di origine animale o vegetale (le biomasse), il calore prodotto dalla crosta terrestre  (energia geotermica).

Per quanto concerne le fonti primarie non rinnovabili, invece, la principale caratteristica che le differenzia dalle fonti rinnovabili è che esse traggono origine da combustibili, anch’essi presenti in natura, le cui riserve sono, tuttavia, soggette ad esaurimento nel tempo. Così accade, ad esempio, nel caso dell’energia chimica ricavata dai combustibili fossili (carbone, gas naturale e sopratutto petrolio), o nel caso dell’energia nucleare che si ricava dalla fissione (una sorta di frammentazione del nucleo atomico)  dell’uranio e del torio.

Sono fonti secondarie, infine, le risorse ottenete dalla conversione di una fonte primaria ed in particolare l’energia elettrica prodotta dalla energia cinetica dell’acqua, dalla combustione delle biomasse o dalla luce solare e quella ottenuta mediante l’impiego di distillati del petrolio  (benzina, olio combustibile e simili).