La pompa di calore sta alle case degli italiani oggi come un tempo stava il riscaldamento a metano. Odiata da quanti, per un verso, ne denunciano le gravi ripercussioni sulla salute e sul portafogli, altrettanto amata, per altro verso, da quanti, in genere sprovvisti di impianto di riscaldamento, ne declamano, all’opposto, le alte doti in termini di efficienza e di risparmio, è comunque difficile, ammettiamolo pure, immaginare la nostra vita senza. E facendo una panoramica sulle facciate dei palazzi delle nostre città, scorgere ancora qualche balcone che non sia decorato dai compressori parallelepipedi bianco sporco è cosa più unica che rara. Ma che cos’è, esattamente, una pompa di calore?
É bene precisare che nel linguaggio comune si è soliti identificare la pompa di calore con il condizionatore d’aria fredda. Si tratta, in realtà, di due funzioni distinte, che possono essere abbinate, così come di norma accade nelle macchine presenti sul mercato. Se il condizionatore, infatti, in senso proprio, è un dispositivo termico che opera trasferendo calore da una sorgente calda ad una fredda, la pompa di calore fonda il proprio funzionamento sul principio uguale ed opposto del trasferimento del calore dalla sorgente fredda a quella calda. Nell’un caso il risultato, banalizzando al massimo, sarà la produzione di aria calda, mentre nell’altro, com’è noto, l’aria prodotta dal condizionatore avrà una temperatura bassa. Chiarito ciò, si tenga comunque conto che quando si parla di pompa di calore, latu sensu, ci s’intende riferire ad una macchina che disponga di entrambe le funzioni: il riscaldamento e la refrigerazione dell’aria circostante. Ciascuna macchina dispone di quattro parti essenziali al proprio funzionamento:
– Il compressore, che ha la funzione di comprimere un liquido frigorigeno al fine di aumentarne la temperatura (il liquido viene trasformato in vapore caldo);
– Il condensatore, mediante cui il vapore previamente prodotto viene riportato allo stato liquido ed una certa quantità di calore viene ceduta all’esterno (in determinate applicazioni, il calore viene impiegato negli impianti di riscaldamento);
– La valvola di espansione, che ha la funzione di raffreddare nuovamente il liquido frigorigeno
– L’evaporatore, infine, che ha la funzione di far evaporare completamente il liquido mediante l’apporto di un certo quantitativo di calore prelevato dall’esterno.
In tal modo il compressore fornisce energia al fluido frigorigeno, il quale, a sua volta, assorbe il calore nell’evaporatore, e lo cede per mezzo del condensatore, al fluido da riscaldare (aria o acqua).