La tecnologica fotovoltaica rappresenta una delle sfide più importanti di questo millennio poiché parrebbe che per essa, in un’epoca in cui le risorse energetiche iniziano a scarseggiare pericolosamente, sia possibile produrre una specie di energia pulita, tendenzialmente inesauribile nel tempo e a basso costo. Il meccanismo, infatti, opera mediante un sistema di conversione della luce solare in energia elettrica con la sola mediazione di un materiale semiconduttore, il silicio, in genere, senza che sia necessaria la combustione di sostanze tossiche o nocive per l’ambiente perché il processo energetico sia innescato.
Vista l’importanza della scommessa, i governi di molti pesi del mondo già da anni perseguono politiche d’incentivazione e sviluppo del fotovoltaico, sia nel consumo a fini domestici che in quello industriale. L’Italia, seppur con un certo ritardo rispetto a paesi quali la Germania, la Spagna e l’Austria, ha di recente messo a punto un interessante piano d’incentivi nazionali che rende il fotovoltaico una scelta sempre più conveniente e a portata della tasca di tutti. Il programma, elaborato dal Ministero per le Risorse Produttive di concerto con il Ministero per l’Ambiente (in esecuzione della Direttiva Europea in materia di fonti rinnovabili, n. 2001/77/CE) si chiama Conto Energia e prevede, oltre alla concessione di contribuiti economici, la remunerazione da parte del gestore della rete di trasmissione nazionale (il c.d. GRTN) dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico ad un prezzo superire rispetto a quello di mercato per un periodo di 20 anni (pari alla durata media di un impianto).
L’incentivo, che per il momento ha subito una temporanea sospensione, andrebbe riconosciuto a tutti i soggetti, pubblici o privati, incluse aziende e condomini, che ne facciano richiesta. L’importante è che si disponga di un impianto grill connected, di un impianto, vale a dire, connesso alla rete elettrica, in regime di scambio sul posto o destinato alla cessione. Detti impianti sono addirittura dotati di un particolare dispositivo in grado di trattenere l’energia necessaria al fabbisogno dell’utenza finale e cedere il surplus alla rete elettrica. In tal maniera, in pratica, ciascun titolare di un impianto fotovoltaico non solo per 20 anni non pagherà più la bolletta elettrica, ma, come se non bastasse, verrà pagato in misura proporzionale all’energia ceduta alla rete elettrica.