Sempre più persone, oggi, un po’ per senso di responsabilità rispetto alle tematiche ambientali, un po’ perché sollecitati dal trend generale e dagli incentivi statali, un po’ per ragioni di risparmio economico, guardano con interesse al fotovoltaico, una tecnologia all’avanguardia in grado di produrre energia elettrica pulita ed economica a partire dalle radiazioni solari. I benefici sono sotto gli occhi di tutti: un abbattimento pressoché totale dei costi del consumo elettrico e la possibilità, per di più, di guadagnare cifre anche considerevoli rivendendo l’energia prodotta in eccesso, e non consumata, al gestore della rete elettrica.
Il problema tuttavia, è che, risparmio e guadagno a parte, non tutti sono in grado di sostenere i costi iniziali necessari ad installare un impianto fotovoltaico. Da qui la diffusione su scala sempre più ampia di Dvd e manuali pratici per l’auto-installazione e di kit fai da te per gli appassionati di chiodi e martelli. L’installazione, di per sé, è tutt’altro che difficile. Basta avere un cacciavite, una saldatrice di piccole dimensioni ed un trapano elettrico e seguire le istruzioni del manuale allegato al kit d’assemblaggio. Se, tuttavia, siete degli autentici fanatici del fai da tè, ed intendete rinunciare anche al kit per fare tutto da soli, allora le cose sono un po’ più complicate.
Vi serviranno, infatti, almeno 36 celle policristalline da 1,73 W, una lastra di plexiglass ed una di compensato dotata di cornice, le strisce di ribbon, della colla al silicone, della cavetteria varia, il flussante, viti in ottone, un connettore bipolare, vernice e pennello. In breve, le fasi principali sono tre: in primis bisognerà che costruiate la struttura per alloggiare le celle, incollando i pannelli di compensato alla cornice esterna fatta con dei listelli di legno. Una volta pronta, potrete montarvi le 36 celle all’interno, avendo cura di collegare il polo positivo di ogni cella con quello negativo di quella accanto, usando all’uopo, le strisce di ribbon che avrete prima saldato alle celle. Da ultimo dovrete apprestare tutti i necessari collegamenti elettrici, facendo in modo di fare uscire i due cavi provenienti dalla prima e dall’ultima cella da un foro praticato sulla cornice di legno e, dopo averli ancorati bene, di collegarli ad un connettore bipolare maschio.