Fotovoltaico a concentrazione

Fotovoltaico a concentrazioneTutti noi, oggi, siano pienamente consapevoli dei benefici legati alla tecnologia fotovoltaica: Energia pulita a costi estremamente contenuti. Il sole, infatti, a differenza dei tradizionali combustibili fossili, non rappresenta una fonte d’inquinamento atmosferico poiché il suo impiego nei processi di produzione di energia elettrica non determina immissioni di anidride carbonica o di altre sostanze nocive nell’atmosfera. Si aggiunga a ciò che si tratta di risorsa praticamente illimitata nel tempo e disponibile ovunque, seppur con maggiori concentrazioni nel sud del mondo, com’è chiaro, il che vale a preservare l’energia fotovoltaica dalle oscillazioni di prezzi cui sono ordinariamente soggetti i combustibili fossili.

A completare il quadro, vanno menzionati gli incentivi statali, che negli ultimi anni hanno riconosciuti ai coraggiosi utenti che siano passati al fotovoltaico rilevanti emolumenti economici, oltre che concrete prospettive di risparmio sulla bolletta. Il problema, tuttavia, è che ad oggi questo tipo di tecnologia richiede un investimento iniziale che non tutti sono in grado di sostenere.  Gli elevati costi dell’impianto sono da attribuire, in particolare, al silicio, un materiale semiconduttore impiegato nella costruzione dei pannelli che svolge la rilevante funzione di trasformare l’energia termica delle radiazioni solari in energia elettrica. Ebbene, una risposta al problema del costo del silicio pare stia arrivando dagli impianti fotovoltaici a concentrazione.

Si tratta, in pratica, di impiegare le stesse celle di un sistema fotovoltaico tradizionale, ma in quantità nettamente ridotta, al fine di abbattere i costi del silicio. La minore quantità di pannelli è compensata, tuttavia, da una maggiore efficienza, ottenuta mediante un grande sistema di specchi che ha la funzione di concentrare la luce solare sulle celle ed ottimizzare l’esposizione. Gli specchi, che seguano il movimento del sole, concentrano le radiazioni su un dispositivo, detto ricevitore fotovoltaico, collocato proprio nel fuoco ottico del sistema, il quale, a sua volta, le comunica ai sistema di pannelli fotovoltaici.  Si evitano, in tal modo, inutili dispersioni di luce, garantendo il massimo dell’efficienza  ad ogni ora del giorno.