Impianti fotovoltaici chiavi in mano

Impianti fotovoltaici chiavi in manoIl GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) ha stabilito nuove norme e incentivi per coloro che vorranno usufruire degli impianti fotovoltaici. Per chi avesse voglia di conoscerle e capirle consigliamo di digitare le parole “Conto energia” su qualsiasi motore di ricerca e informarsi in merito.

Per chi non avesse voglia di entrare troppo nel merito della questione, ma decidesse di affidarsi a professionisti del mestiere, ditte che ci forniscano un pacchetto sicuro e veloce per la scelta, il preventivo e la posa in opera del vostro impianto fotovoltaico, consigliamo allora di cercare sul web ditte specializzate che forniscano i loro servizi all-inclusive, o chiavi in mano.

Molte ditte ormai forniscono questo servizio che va dal progetto dell’impianto che meglio si confà al caso nostro, all’istallazione e addirittura al finanziamento dell’impianto. La scelta del finanziamento agevolato è di solito facoltativa, ma le offerte di queste ditte sono spesso vantaggiose, con tassi d’interesse agevolati.

Alcune ditte offrono anche preventivi gratuiti, sopralluoghi tecnici, zero spese iniziali (molte ditte all’inizio invece ci faranno spendere anche più di 600 euro), gestione di tutte le pratiche burocratiche per i comuni e il GSE (pratiche per richiedere la connessione alla rete, per attivare l’impianto, per l’ammissione alle tariffe con incentivi), garanzie (collaudi, verifiche, conformità) assicurazioni per l’impianto, progetto, scelta e fornitura dei materiali, trasporto e loro consegna in sito, allaccio e messa in esercizio, manuali di istruzioni, istallazioni di contatori… ecc

Insomma queste ditte penseranno a tutto e voi potrete avere la comodità di affidarvi a mani sicure, che in pochi mesi di monteranno il vostro impianto e vi permetteranno di smettere da subito di pagare la vostra vecchia e onerosa bolletta del riscaldamento, e presto anche di poter guadagnare qualcosa magari vendendo la vostra stessa energia.

Impianti fotovoltaici

Impianti fotovoltaiciSviluppata intorno agli anni ‘50 nell’ambito dei primi programmi spaziali, la tecnologia fotovoltaica rappresenta oggi una delle più promettenti scommesse per il futuro del pianeta. L’esorbitante innalzamento del costo del petrolio, per un verso, legato al progressivo esaurimento dei combustibili fossili, in concomitanza con la intempestiva presa di coscienza degli effetti devastanti che combustione dell’oro nero esercita sull’atmosfera terrestre, per altro verso, hanno determinato uno spostamento dell’asse dell’attenzione, da parte di ricercatori ed industriali, su fonti energetiche alternative, economiche, ecologiche e potenzialmente inesauribili. E cosa, più della luce solare, è in grado di rispondere a simili requisiti?

La tecnologia fotovoltaica si fonda sulla conversione delle radiazioni solari in energia elettrica, mediante l’impiego  di un speciale materiale semiconduttore, in genere il silicio trattato. Il processo di conversione dell’energia solare in energia elettrica continua si realizza mediante l’impiego di appositi dispositivi collegati alle celle, detti BOS (Balance of System).

Gruppi di 35 celle formano un modulo fotovoltaico, una struttura energetica base, vale a dire, in grado di produrre in media una potenza intorno ai 50 Watt. Si tratta, com’è chiaro, di una potenza del tutto inadeguata a soddisfare il fabbisogno energetico medio di un’utenza domestica, ragion per cui, il mercato offre, oggi, moduli sempre più complessi in grado di rispondere in maniera più adeguata alle esigenze dei consumatori. Più moduli, collegati insieme, costituiscono un impianto fotovoltaico. Allo stato attuale esistono due principali tipi di impianti: gli stand alone, o impianti a isola, utilizzati, in genere, per elettrificare utenze situate in zone lontane dai circuiti della rete elettrica, destinati all’esclusiva fruizione dell’utenza finale; e sistemi connessi alla rete elettrica, o grid connected, in grado di scambiare energia con la rete elettrica in una duplice direzione: in entrata, se l’energia richiesta è maggiore di quella prodotta; ed in uscita, laddove, al contrario, il fabbisogno dell’utenza dovesse essere inferiore alla potenza prodotta dall’impianto fotovoltaico. Perché un simile meccanismo possa realizzarsi è necessario l’impiego di un doppio contatore che registri l’apporto energetico da e verso la rete.

Sulla base delle dimensioni, poi, si suole distinguere gli impianti in piccoli (con  potenza nominale inferiore a 20 chilowatt picco (KWp), i medi (tra 20 e 50 KWp) e grandi ( potenza › 50 KWp).