Con il termine pannello o collettore solare si intende un apparato atto alla trasformazione dell’energia solare. Esistono varie tipologie costruttive di connettori. Ci sono collettori termici a concentrazione, collettori selettivi, non selettivi, piani, vetrati, scoperti, heat pipe, sottovuoto, con serbatoio integrato…
Il pannello solare fotovoltaico usa celle solari per trasformare l’energia del Sole (radiazione elettromagnetica) in vera e propria elettricità mediante l’effetto fotovoltaico.
Invece il pannello solare termico adopera l’energia del Sole per riscaldare l’acqua o un altro liquido, di solito per il riscaldamento domestico o fornire acqua calda ad uso sanitario.
Infine il pannello solare ibrido, è un accostamento in cui un pannello solare termico è accoppiato con un pannello solare fotovoltaico. La sperimentazione di questi nuovi apparati è ancora in corso.
I pannelli solari fotovoltaici lavorano nel modo che segue: la luce del sole crea un impatto sulla superficie del pannello, quindi tale luce penetrando nel pannello viene assorbita da materiali semiconduttori come il silicio o l’arseniuro di gallio.
Questi pannelli sono moduli che generano energia dalla luce solare. Il pannello fotovoltaico è composto da numerose celle che convertono la luce in elettricità, queste celle sono anche chiamate celle fotovoltaiche e dipendono dall’effetto fotovoltaico per convertire l’energia dal sole e provocare un passaggio di corrente attraverso due piatti con opposte cariche elettriche. Il parametro standard per misurare la forza di questi pannelli è chiamato potenza di picco. Se esposta alla luce solare, una cella di silicio di 6 cm di diametro è in grado di produrre una corrente che si aggira da 0,5 ampere fino a 0,5 volt.
Invece i collettori solari termici, che producono acqua calda, sono costituiti da un pannello ricevente e un insieme di tubi attraverso i quali fluisce un liquido aderente al piano ricevente. Tale piano assicura che la radiazione solare venga convertita in calore, mentre il fluido che scorre attraverso i tubi porta il calore dove può essere utilizzato o conservato. L’acqua quindi passa mediante uno scambiatore a un serbatoio atto a conservarla. La circolazione può essere forzata (con l’aiuto di pompe) o naturale.